Confronto costruttivo fra giudici e politici Intervista a Mauro Ronco Torino
– Piena disponibilità al confronto costruttivo fra magistrati,
giudici, avvocati e politici, assoluto rispetto delle garanzie
processuali, richiesta al
Governo Berlusconi di maggiori stanziamenti per migliorare la qualità
e l’efficienza di tutto il sistema giudiziario e non solo di qualche
singola parte. Questo proporrà di realizzare
Mauro Ronco, ordinario di Diritto Penale nelle Università di
Padova e Modena, avvocato penalista (è stato fra l’altro parte
civile in uno dei primi processi, ormai storici, contro i brigatisti
rossi), torinese, che arriva in età non certo avanzata (55 anni), al
prestigioso incarico di componente del CSM, il Consiglio Superiore
della Magistratura e per di più con una votazione pressoché unanime
del Parlamento – 590 voti su 698 -. Indizio sicuro di riconoscimento
di competenza, professionalità ed equanimità. Ronco, cattolico
praticante, proviene dall’esperienza dell’associazionismo, in
particolare dal movimento civico-culturale Alleanza Cattolica di cui
è militante sin da giovanissimo, collaboratore della rivista Cristianità,
è autore di numerosi saggi giuridici. Inevitabili
le domande sulle sue direttrici di impegno nel CSM in un
momento così delicato per le possibilità di instaurare un rapporto
non conflittuale, soprattutto fra magistrati, giudici e nuovo governo. “La
direttrice più importante ritengo consista necessariamente nel
rendersi conto dell'importanza di un recupero di efficienza
nell'amministrazione della Giustizia. Il Governo Quali
ritiene siano le questioni più urgenti che dovrà affrontare e,
tentare, di risolvere la Giustizia italiana? “Le
questioni più urgenti sono, per la giustizia penale, l'assimilazione Gli
organismi di controllo europei hanno recentemente diffuso i dati sulle
violazioni giudiziarie dell’Italia; dati impressionanti per la
quantità (si potrà magari dibattere a lungo sulla “pesantezza” di tali violazioni e sulla loro origine dovuta a
inefficienza, ritardi o altro), “l’ordinaria amministrazione” va
dunque profondamente rivista? “I
ritardi sono legati anche all'estrema complessità del nostro sistema; Lei
è stato eletto con una larga convergenza fra quasi tutte le posizioni
politiche espresse in Parlamento, è senza dubbio un esponente della
cultura cattolica e di un’area molto vicina alla Casa delle Libertà
ma ovviamente non è un “uomo di partito”; davvero chi fa parte
del Centro-Destra è schierato con “impuniti, abusivi, evasori e
mafiosi”, come asseriscono – su tanti organi di stampa -
gli intellettuali delle Sinistre salottiere? “Certamente
no. Gli ambienti umani che si riconoscono nei valori espressi Cosa
significa per Lei essere cristiano nella sua professione e cosa porterà
al CSM dell’esperienza e dell’impegno, più che trentennale,
all’interno dei movimenti dell’area cattolica? “Un
valore importante che ho appreso vivendo la mia esperienza
Articolo uscito su IL
QUOTIDIANO della Calabria Prima
e seconda pagina |