Alcune riflessioni "Stalin, Hitler la rivoluzione bolscevica miondiale" Il libro di Viktor Rezun Suvorov "Stalin, Hitler la rivoluzione bolscevica mondiale" (collana "l'alingua" Spirali, Milano, 2000, pagine 505, Lit. 60.000) è fondamentale per comprendere sia le origini della 2ª Guerra Mondiale e chi effettivamente l'ha scatenata (entrambi i totalitarismi compiuti e "reali", Germania nazionalsocialista e Unione Sovietica comunista) che le profonde affinità ideologiche e nell'azione interna ed internazionale, del Führer Hitler e del Vozhd Stalin e della "macchina" dei 2 regimi, indipendentemente da personalità e ossessioni dei "capi supremi". Spirali va ringraziata per aver portato finalmente a conoscenza degli italiani quest'opera; tuttavia con rammarico, vanno segnalate imperfezioni e superficialità dovute quasi sicuramente a fretta nella stampa. A parte la confezione generale "molto spartana" rispetto all'accurato "Gli archivi segreti di Mosca" di Vladimir Bukovskij del 1999, solo la presentazione dello stesso Bukovskij è aggiornata, mentre nulla vien fatto aggiungere a Suvorov dall'edizione inglese del ...1987. Eppure "qualcosa" è successo in 13 anni...Inoltre la traduzione - quasi sempre non trascrive in originale le sigle russe - risulta troppo "letterale" o inadeguata nei termini militari: suonano male "truppe punitive" o "punitore" -e non corrispondono comunque in pieno alla funzione- riferito a reparti e soldati del NKVD - Narodnij Kommissariat Vnutrennykh Del, Commissariato del Popolo agli Affari Interni - (struttura che riuniva polizia politica, spionaggio-controspionaggio, guardia di confine, milizia, controllo dei Gulag - Glavnoye Upravlenie Lagerej, Amministrazione Centrale dei Lager -, oltre ad armatissimi reparti Osnaz (d'assalto), fucilieri, blindati, genieri), gli aerei sovietici utilizzavano razzi non "missili" (più sofisticati, il 1° vero missile è del 1944), "artiglieria da obici" non significa molto, obici d'artiglieria sì. Soprattutto è negativo l'utilizzo di "fascista" per indicare Hitler, i tedeschi, la Germania, invece di nazista e nazionalsocialista. La propaganda sovietica ha sempre usato "fascismo hitleriano", "fascisti tedeschi" proprio per nascondere la presenza, in "nazismo", del termine socialismo. Dato che l'intera opera di Suvorov dimostra - fatti e documenti sovietici alla mano - identici comportamenti delle 2 dittature totalitarie e l'ideologia da cui traevano ispirazione (esemplare la comparazione fra l'attività interna e nei territori occupati, di Gestapo-SS e di NKVD-Osnaz), scrivere nazionalsocialismo è cruciale per chiarire che fra socialismo "solo nazionale" e socialismo "internazionale" non c'era molta differenza e i nemici erano gli stessi.
Articolo uscito col titolo "Alcune riflessioni" su Il Corriere del Sud" pagina 31 "Libri" n° 2 anno X 16 - 31 Gennaio 2001 |