Torna con una veste rinnovata la rivista “Percorsi”

Chi sbaglia cultura sbaglia politica

Il ritorno in edicola e libreria di una rivista (soprattutto se è di carattere culturale e “rivendica” l’importanza che la cultura deve avere nella politica), è sempre un elemento positivo. Così è per la riapparizione – dopo 6 mesi di “vacanza” - di “Percorsi” di cui è animatore Gennaro Malgieri giornalista e saggista “prestato alla politica” (è parlamentare di AN) e direttore responsabile Marco Respinti. La rivista si ripresenta con alcuni cambiamenti più che altro esteriori: diventa bimestrale (il n°1 ha la data Gennaio-Febbraio 2002), il formato ora è a “volumetto” di ben 160 pagine, l’Editoriale Pantheon è il nuovo editore ma l’impianto interno rimane pressoché immutato. Non a caso “Percorsi” reca un sottotitolo ripreso anche nella denominazione del sito web: www.percorsidiculturapolitica.it e infatti intende ispirarsi all’emblematica frase dello storico delle idee nordamericano, di sensibilità conservatrice, Russel Kirk “Chi sbaglia cultura, sbaglia politica”. Dopo l’editoriale “La pace perduta” di Malgieri, si approfondisce il “Tema” principale del fascicolo ovviamente dedicato ai problemi ed ai pericoli più evidenti ed attuali: “Se il mondo non è più lo stesso... L'Occidente e l'Oriente, l'Europa e l'Italia, la pace, la guerra ed un secolo che nasce nell'inquietudine”, con interventi di Aldo Di Lello, “Ci salveremo riconoscendo il “mondo plurale” e “Oltre il pacifismo e l'occidentalismo”; di Giancristiano Desiderio “Multiculturalismo: un sogno svanito”; di Marco Respinti “L'America, provincia d'Europa”; di Adriano Bolzoni “E' pensabile l'Islam “moderno”?”; di Rosanna Budelli “Se l'Islam incontra la globalizzazione culturale”; di Manuela Alessio “Quando la guerra è necessaria e inevitabile”; di Enrico Nistri, “Modernità ed integralismo: una miscela esplosiva”. Sempre in tema di politica internazionale per la sezione “Orizzonti”, Cesare Pettinato si occupa de “La nuova Russia 10 anni dopo...” mentre il Reportage di Giovanni Bocco “Una babele religiosa all’ombra della tirannia”, documenta la situazione in Irak.
Fabio Torriero con “L'opposizione che non può esserci”; Riccardo Pedrizzi con “AN il partito delle comunità intermedie” e Respinti con “Discutibili procedimenti”, gettano uno squarcio sulla politica interna ma la rivista ritorna subito alle questioni più specificatamente culturali con “Il ramo d’oro” in cui Andrea Marcigliano racconta la straordinaria vita dello scienziato, teologo, poeta russo Pavel Florenskji “la luce perenne della Tradizione”; in “Analisi” Di Lello parla de “Il ritorno di Autant-Lara”; in “Res cogitans”, Pialuisa Bianco con “Eckart, attrazione fatale“ documenta il fascino che riscuote in campo editoriale Meister Eckart: ancora Marcigliano nelle “Riscoperte” tratta de “Il lascito politico di Moeller van den Bruck”. Non mancano le pagine polemiche di alto livello con “Radicalcicche” di Mario Bernardi Guardi che irride a “Gli esorcismi di Tabucchi”. Chiudono il volume le rubriche “La biblioteca di Zarathustra”, “A schermo spento”, “Vecchi inchiostri”, “Immagine & Memoria”.
 

Articolo uscito su IL QUOTIDIANO della Calabria pagina 49 “Cultura e Società”
Anno 8 n° 30 giovedì 31 gennaio 2002 con lo stesso titolo