"L'Islam è una religione politica" Guerra santa o d'interessi? Una
sintesi dei concetti chiave dell’islam, per approfondirne la
particolare "compenetrazione strutturale di religione e vita
socio-politica", da cui discende l’altrettanto particolare
rapporto fra religione e potere politico che lo caratterizza, nelle
forme storicamente più importanti e attualmente più diffuse. Si
chiarisce analiticamente, la questione più evidente ed attuale (e
foriera di problemi) che la cultura occidentale fatica a comprendere per
la differenza delle categorie concettuali di partenza e per lo
scivolamento dal piano dei fatti a quello dei “desideri”. Tutto ciò
nel documentato studio di
Giovanni Cantoni Aspetti in
ombra della legge sociale dell'islam. Per una critica della vulgata
"islamicamente corretta", Centro Studi "A.Cammarata",
S. Cataldo (Cl), 10,33 euro (rintracciabile su
www.alleanzacattolica.org). L'Islám - precisa
nella Prefazione il gesuita egiziano Samir Khalil Samir, docente
di Teologia Islamo-Cristiana al Pontificio Istituto Orientale di Roma e
di Storia Comparata della Cultura Araba e d'Islamologia all'Université
Saint-Joseph di Beirut - non è adeguatamente conosciuto, anche
all'interno della Chiesa cattolica, ne circola un'immagine edulcorata,
che parte da idee preconcette o da affermazioni generiche; trascurare la
connessione fra società civile e comunità religiosa può portare a
travisare il dato costitutivo della cultura islamica. Non si può,
precisa preliminarmente Cantoni, porre correttamente il problema del
rapporto sociale fra cristiani e musulmani se non tenendo conto che l’Islám
è una "religione politica", nella quale, fra
l’altro, essendo assente, problema rilevante quanto apparentemente
minore, la nozione di peccato originale, il "regno di Dio" è
possibile realizzarlo sulla terra. Da ciò deriva facilmente se non
inevitabilmente, una forte tensione utopica. Nelle pagine, ricche
inoltre di note e rimandi a testi, opere, dichiarazioni, utili per
un’ampia panoramica su ciò che è stato scritto in tema, si chiarisce
anche la querelle sulla libertà religiosa, concetto sconosciuto
nel mondo musulmano. Un lavoro quindi utile a sgombrare il campo da
molte ingenuità diffuse sull'islam e nel dar inizio a un esame
dichiaratamente cattolico (il Cantoni è reggente nazionale di
un’organismo civico-culturale, Alleanza Cattolica) dell'aspetto più
specificamente giuridico della dottrina islamica, facendo emergere le
sue connessioni con la sfera privata e soprattutto con la dimensione
pubblica della religione. Anche riguardo la presenza ormai diffusa degli
islamici in Europa, il testo rivela la sua importanza: è infatti
indispensabile conoscere la condizione in cui vivono nel mondo islamico
le minoranze religiose e cosa significa la crescente immigrazione
musulmani; uomini, e non semplice manodopera, secondo la valutazione
dello scrittore svizzero-tedesco Max Fritsch, "portatori di una
cultura che è sempre anche, quando non soprattutto, una cultura
religiosa". Articolo uscito su IL
QUOTIDIANO della Calabria pagina
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