La Destra tra passato e futuro

Confronto fra le associazioni giovanili di Alleanza Nazionale

Ci sono ancora centinaia di ragazzi capaci di parlare per 3 giorni di politica e questioni sociali e culturali senza annoiarsi, anzi. Indistinguibili dai giovani che si radunano in piazze, bar, scuole: spesso tifosi accaniti, ascoltano musica, vanno al cinema, leggono libri e giornali, fanno sport e contemporaneamente si impegnano in politica. Sono per caso i tanto incensati no global? Al contrario, simpatizzano per un partito di governo, Alleanza Nazionale; eredi di chi oggi è ministro – Fini, Alemanno, Gasparri, Urso – e 10-20 anni fa era militante di Fronte della Gioventù o FUAN. Gioventù in movimento ha radunato 150 militanti delle articolazioni “junior” di AN  - Azione Studentesca, Giovani e Universitaria - provenienti da tutt’Italia, che a Camigliatello hanno dato vita ad un serrato programma.

“È stata una riflessione sul nuovo ruolo di tali strutture di aggregazione all’interno di quello che è ormai un partito con responsabilità di guida e rappresentanza del Paese ci dice  Luciano Vigna, responsabile per il Mezzogiorno di Azione Giovani, fra gli animatori dell’incontro abbiamo infatti “prodotto” analisi, testimonianze, approfondimenti, dibattiti anche accesi, sono emerse diversità e differenti valutazioni sull’attività di governo regionale e nazionale e su ciò che i ragazzi di Destra si aspettano da un esecutivo che dovrebbe rinnovare il modo di far politica”.

Si è partiti con un botta e risposta fra “reduci” e neomilitanti, rievocando il 25° anniversario di Campo Sud organizzato dall’allora Fronte della Gioventù, per mettere a confronto Gabriele Limido, Carlo Turino, Umberto Pirilli che hanno vissuto quell’esperienza, con la platea di studenti liceali ed universitari che invece si sono affacciati alla politica negli ultimi anni come Fausto Orsomarso, Gianfranco Turino e Marco Cribari.

È affiorata la diversità generazionale, un approccio mutato al politico, il linguaggio è cambiato, così come strumenti, modi e luoghi di aggregazione; però il filo conduttore e il legame sono sempre il senso di militanza e comunitario che caratterizza la Destra soprattutto al Sud; comune anche l’entusiasmo e la voglia di impegnarsi non solo come  semplice partito “istituzionale e parlamentare” ma anche come movimento politico che vuol rimanere nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, per dimostrare che nel Centro-Destra c’è chi non chiude le sedi perché tanto ormai la politica la fanno ministri o  assessori”.

Dal falò serale, con tanto di struggenti melodie celtiche, al web, un ponte fra passato e futuro che sempre caratterizza  vissuto e  sperimentazione a Destra

Si, c’è stato un falò nei boschi accompagnato da musiche della tradizione celtica, Giovani@destra.it  invece il tema del dibattito col ministro Gasparri. AG investe molto nel multimediale, vuol sviluppare ed incrementare un percorso nuovo, di laboratorio culturale dentro il governo e deve quindi avere un filone di impegno che faccia di formazione e preparazione dei quadri, il fulcro dell’azione politica. Il ministro si è detto consapevole dei problemi di tal genere ribadendo che AN dispone di una struttura periferica soprattutto giovanile, che non mira certo a carrierismo e appiattimento assessorile. Tali rischi vanno evitati ricorrendo proprio a strumenti per selezionare i quadri. Indispensabile anche l’evoluzione del messaggio politico tramite internet a cui i giovani devono guardare con attenzione. Vorrei sottolineare che Gianpiero Cannella presidente degli universitari, ha ripercorso i successi degli ultimi anni nelle facoltà e la diffusa sensibilità “a Destra” esistente negli studenti, confermata  da analisi demoscopiche. Ci siamo perciò interrogati su come rappresentare questa tendenza”.

Ultimo giorno, apertura ai problemi non solo giovanili e calabresi ma del Sud nel Mediterraneo.

“Fra oscuri presagi di guerra e dialogo fra popoli, abbiamo  proposto un incontro coi giovani dei paesi rivieraschi europei e nordafricani. Sono necessari scambi culturali, offerte di formazione imprenditoriale e scolastica, per i paesi che alimentano il flusso di immigrati clandestini. Su ciò hanno concordato il sindaco di Crotone, Senatore e l’assessore regionale al lavoro, Scopelliti. Mentre per l’on. Mario Landolfi, portavoce di AN, solo una futura classe dirigente, come quella di Azione Giovani, potrà avere l’apertura mentale per attuare tale disegno. Anche la questione del cambiamento, o della permanenza, di forme statuali, federali o centralistiche, si risolverà per Landolfi se saranno forze fresche a modificare dall’interno lo stile di governo e la mentalità di intervento”.

 

Articolo uscito su IL QUOTIDIANO della Calabria pagina 5 “Dall’Italia e dal mondo”
Anno 7 N° 271 martedì 2 ottobre 2001
con lo stesso titolo