Tutto il veleno dei testi scolastici

Qual è il metodo pedagogico migliore per i ragazzi d'oggi? Cosa e come insegnare nelle scuole (statali e non statali)? Sono utili sul serio (ed a cosa) i testi adottati? Quali rapporti fra storia, più o meno recente, (finanche cronaca), avvenimenti ed ideologie devono ritrovarsi nei programmi di studio? Esistono "censure" o cesure nei contenuti dei testi (magari a causa delle tonnellate di circolari ministeriali o all'arido elenco di "saperi" elucubrato da "esperti" scelti dall'ineffabile Berlinguer, col risultato che non vi è traccia di "Comunismo" bensì di "socialismo sovietico" nei programmi appunto, col Cristianesimo - e se è per questo pure l'Ebraismo - trattato alla stessa stregua di paganesimo, buddismo e culti "esotici" vari), riguardo a fatti cruciali per la memoria e l'identità di un popolo? Sono questi gli argomenti cruciali di un'istruzione ed un'educazione realmente formative ed adeguate al complesso mondo del presente che "è già" il futuro. Da almeno 4 anni un po' in tutt'Italia, docenti, studenti, genitori, studiosi, pedagogisti, giornalisti, editori, amministratori, singolarmente o riuniti in associazioni, hanno dato vita ed hanno aderito al sodalizio "Gymnasium"(ne fanno parte FAES, DIESSE, Forum delle Famiglie, IDIS, Compagnia delle Opere, Alleanza Cattolica, AGESC, Certiform, Cnadsi, Società Libera, Ispef, Identità Europea, Ares, Itaca-Jaca Book, Comitati per le Libertà) per elaborare "sul campo" -in modo organico e con la feconda collaborazione fra tutti i diretti interessati alla scuola- metodi di apprendimento, contenuti dei testi, corsi di aggiornamento per docenti, promozione della "certificazione della qualità", indispensabile con le nuove norme europee, supporto ad amministratori di comuni, province e regioni, per impostare politiche di intervento culturale. Gymnasium di cui è presidente il docente Emilio Brogi (sede centrale Scali D'Azeglio 20, 57123 Livorno, c.p. 480, tel. 0586/211243 fax 203633 email: emilbrogi@iol.it) ha promosso ed organizzato seminari di studio a Milano, Firenze, al Meeting di Rimini, insieme con l'Ufficio per l'Italia del Parlamento Europeo, gli assessorati alla Cultura della Regione Lombardia ed all'Istruzione della Provincia di Milano, la Compagnia delle Opere; dando vita all'Osservatorio permanente dei libri di testo, gruppo di lavoro coordinato da Laura Boccenti Invernizzi, che ha costruito una "Scheda di valutazione", sofisticata ed elaborata, utilissima per fornire agli utenti -specie in "periferia"- una griglia di analisi dei principali testi in circolazione. Innanzitutto e naturalmente, è offerta la descrizione dei criteri in base a cui si perviene alla valutazione, quindi si passa all'analisi culturale sui volumi dato che ovviamente, i ragazzi debbono ricavare da essi, di fatto, una visione della realtà nel senso più ampio del significato; per riflettere sui criteri sottesi a tali strumenti, imposti a studenti e docenti e che comunque "producono" cultura (e visti i risultati...). Alternative concrete, di alto livello culturale per difendersi da sciatteria e aggressione ideologica che Berlinguer incarna purtroppo perfettamente.

 

Articolo apparso su 7GIORNI7 n° 4 anno II, 22 febbraio 2000